Con la revoca dell’incentivo statale disapplicabile la disciplina di comodo
Per la Cassazione occorre scrutinare le ragioni della mancata concessione del beneficio
La revoca improvvisa dell’incentivo statale previsto in relazione a un terreno destinato ad accogliere un insediamento industriale può rappresentare un impedimento di natura oggettiva in grado di giustificare il mancato raggiungimento della soglia dei ricavi minimi: di conseguenza, va annullato l’accertamento emesso alla società in quanto considerata “di comodo”.
Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 24667 del 14 settembre 2021, ha accolto il secondo motivo del ricorso presentato da una spa.
Nel caso di specie, la C.T. Reg. aveva omesso di esaminare il fatto decisivo che, secondo la difesa della contribuente, aveva impedito di intraprendere l’attività produttiva e il conseguimento dei ricavi minimi richiesti per il superamento del test
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