Il consulente fiscale concorre nei reati tributari aggravati
La Cassazione, nella sentenza n. 47436/2021, ha sottolineato come non siano ravvisabili ostacoli alla configurabilità dei reati di cui agli artt. 2, 8 e 10-quater del DLgs. 74/2000 (utilizzazione ed emissione di fatture false e indebita compensazione) a carico di un consulente fiscale, attesa l’applicabilità della generale disciplina del concorso di persone di cui all’art. 110 c.p. (peraltro, quando ricorrono gli estremi delle fattispecie ricordate, esse sono speciali rispetto a quella di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all’art. 640-bis c.p.).
È poi da considerare come la nozione di “professionista” contemplata dall’aggravante ex art. 13-bis comma 3 del DLgs. 74/2000 sia impiegata in termini generali, senza evocare una particolare professione; può quindi essere riferita a qualunque attività professionale che legittimamente si occupi di consulenza fiscale, a prescindere dall’iscrizione in un Albo.
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