Nel transfer pricing indagine da incentrare sulla reale affidabilità di due metodi
È da salutare con favore il rigore della Cassazione nel valutare i motivi a sostegno di un metodo, ma il rigore, se parziale, può rivelarsi inappropriato
Ancora una volta la Suprema Corte si occupa del transfer pricing, con la sentenza n. 26695/2022 che considera, tra l’altro, la natura della norma e l’applicazione dei metodi.
Il caso prende le mosse da un accertamento sul periodo di imposta 2004 in capo ad un produttore automobilistico e considera le transazioni infragruppo con gli Stati Uniti. Da quanto si evince dalla sentenza, i verificatori avevano rigettato l’utilizzo del metodo del confronto o CUP, adottato dalla società nell’anno della verifica, applicando invece il metodo TNMM, che era stato utilizzato anche dalla società nei periodi successivi. Avverso la sentenza di secondo grado a favore del contribuente, l’ufficio propone appello in Cassazione.
Uno dei temi rilevanti trattati dalla Suprema Corte riguarda ...
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