Soci della controllata legittimati solo all’azione per il danno «riflesso»
Non riconosciuta, invece, la legittimazione a far valere il danno direttamente causato alla società partecipata dall’abuso di direzione e coordinamento
L’art. 2497 comma 1 c.c. stabilisce che le società o gli enti che, esercitando attività di direzione e coordinamento di società, agiscono nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei princìpi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società medesime, sono direttamente responsabili nei confronti dei soci di queste per il pregiudizio arrecato alla redditività e al valore della partecipazione sociale, nonché nei confronti dei creditori sociali per la lesione cagionata all’integrità del patrimonio della società.
Focalizzando l’attenzione sui soci, emerge come essi siano legittimati ad agire per ottenere il risarcimento di un danno – alla redditività ed al valore della propria partecipazione sociale – che rappresenta il “riflesso” ...
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