Revoca tardiva della cedolare secca con remissione in bonis
In caso contrario, la revoca opera dall’annualità successiva
È possibile utilizzare la remissione in bonis per rimediare alla mancata tempestiva comunicazione della revoca della cedolare secca, purché il contribuente abbia mantenuto un comportamento coerente e comunicato effettivamente al conduttore la volontà di “cambiare” regime, tornando alla tassazione ordinaria.
È questo, in breve, il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 530, pubblicata ieri.
Il caso esaminato dall’Agenzia riguarda un contribuente, proprietario di un immobile locato, che, avendo optato per la cedolare secca con riferimento a un contratto di locazione di durata triennale (dal 1° dicembre 2020 al 1° dicembre 2023), aveva deciso di revocare l’opzione per l’imposta sostitutiva, dal 1° dicembre 2021.
In coerenza ...
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