ACCEDI
Martedì, 6 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL PUNTO / FISCALITÀ INTERNAZIONALE

Compatibilità incerta tra Pillar 2 e Convenzioni

Si ripropongono, con l’approvazione della direttiva 2022/2523/Ue, le problematiche a suo tempo già sperimentate con la disciplina CFC

/ Giuseppe Francesco PATTI

Mercoledì, 1 febbraio 2023

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con la pubblicazione della direttiva 2022/2523/Ue si entra, a livello europeo, nella fase di implementazione della normativa sul c.d. Pillar 2 di derivazione OCSE.
Tale disciplina imporrà ai gruppi multinazionali ricadenti nel proprio ambito una tassazione minima pari al 15% in tutte le giurisdizioni in cui tale gruppo è presente.
La meccanica applicativa della norma è alquanto complessa e si basa – in estrema sintesi e semplificazione – su due istituti principali, le cosiddette charging rules, IIR e UTPR.

In entrambe le fattispecie, sia in presenza di un prelievo derivante da IIR sia in presenza di un prelievo da UTPR, non si può non notare come si sia in presenza di una tassazione che, in base ai principi generalmente accettati nel diritto internazionale tributario (senza voler entrare nel dibattito

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU