Bonus quotazione PMI sotto la lente di Assonime
Assonime, con la circolare n. 4 di ieri, ha riepilogato la disciplina del credito d’imposta per la quotazione delle PMI di cui all’art. 1 commi 89-92 della L. 205/2017, prorogato a fine 2023 dall’art. 1 comma 395 della L. 197/2022 (legge di bilancio 2023), evidenziando altresì le problematiche ancora aperte.
L’Associazione evidenzia che un profilo non ancora approfondito è quello dell’applicabilità del beneficio in caso di trasferimento da un mercato a un altro.
Si consideri, ad esempio, il caso della società che si trasferisca dal MTF al mercato regolamentato. Posto che il trasferimento dovrebbe avvenire nell’anno considerato dalla legge di bilancio 2023 (gennaio 2023-dicembre 2023) per poter considerare l’applicazione del beneficio, ad avviso di Assonime, dalla lettura della norma e della relazione illustrativa alla legge di bilancio 2018, il beneficio accordato sarebbe applicabile ogniqualvolta la PMI acceda al mercato e avvii, ex novo, un autonomo processo di quotazione che soggiace alle regole peculiari del mercato prescelto, indipendentemente dal fatto che la società abbia già titoli quotati su un’altra trading venue; la società sceglierà infatti il mercato di quotazione che sia idoneo alle proprie caratteristiche e ai propri fabbisogni economici, finanziari, organizzativi.
Diversamente, secondo Assonime, il beneficio non spetterebbe nel caso in cui la società si trasferisca da un segmento all’altro del mercato.