Redditi imputati all’interponente residente se il trust estero è un mero schermo
Con interposizione fittizia, i soggetti che ne hanno l’effettiva disponibilità devono indicare nel quadro RW attività finanziarie e immobili all’estero
Con la risposta n. 251, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta su due trust esteri e sul trattamento ai fini delle imposte sui redditi con i connessi obblighi relativi al monitoraggio fiscale per i beneficiari residenti in Italia.
Il caso di specie riguarda un Family Trust e un Testamentary Trust istituiti da un soggetto che successivamente è deceduto.
Il Family Trust possiede quali beneficiari il disponente, sua moglie e i suoi tre figli e quale trustee una società estera di proprietà del disponente e per una piccola quota di uno dei suoi tre figli. Inoltre, tale società risulta amministrata dallo stesso disponente insieme a un altro figlio, il cui patrimonio è costituito da immobili siti in Australia e da disponibilità liquide depositate in istituti di credito in Australia.