Nasce l’Osservatorio su enti pubblici e società partecipate
L’interazione tra il Testo unico delle società a partecipazione pubblica (TUSP) e il Codice della crisi d’impresa; l’introduzione della contabilità economico-patrimoniale all’interno degli enti locali; la funzione dell’organo di revisione. Sono questi i tre temi principali su cui concentrerà la propria attività il neonato Osservatorio Enti Pubblici e società partecipate, insediatosi ieri a Roma nella sede del Consiglio nazionale dei commercialisti.
L’ente, coordinato dall’ex Consigliere nazionale Davide Di Russo, si propone di diventare un “luogo d’incontro, di studio e di confronto tra tutti i più importanti esponenti delle istituzioni, del mondo professionale e accademico che si occupano di Enti pubblici, puntando a esprimere indirizzi e orientamenti a supporto degli operatori in materia di enti locali e società partecipate da Amministrazioni Pubbliche”.
Ne faranno parte, oltre al CNDCEC (rappresentato dai Consiglieri nazionali delegati alla materia, Cristina Bertinelli e Giuseppe Venneri), esponenti del MEF, Ministero dell’Interno, ABI, ANCI, IFEL, Utilitalia, Unioncamere, nonché della Magistratura, dell’Università e delle professioni.
“L’Osservatorio – ha spiegato il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio – nasce con l’obiettivo di far sedere allo stesso tavolo i principali e più autorevoli protagonisti di tematiche che questo Consiglio nazionale reputa strategiche non solo per la nostra categoria, ma per l’intero Paese”. In particolare, l’ente avrà due linee di intervento. “Da un lato, una funzione propositiva e suppletiva attraverso la formulazione di proposte da sottoporre all’attenzione del mondo politico per intervenire in termini correttivi rispetto a norme già esistenti e, dall’altro, conferire sempre di più competenze tecniche distintive e specialistiche ai commercialisti. Una formazione specialistica non solo da indirizzare ai professionisti, ma anche da mettere a disposizione delle istituzioni in generale”.
La struttura dell’Osservatorio sarà suddivisa in tre aree: “La prima – ha spiegato Di Russo – è quella delle società partecipate da Amministrazioni Pubbliche, la seconda ha l’obiettivo di supportare l’implementazione della contabilità economico patrimoniale nel settore pubblico, la terza concerne la riforma del Testo unico sugli enti locali (TUEL)”.
Sul fronte delle società pubbliche, l’obiettivo è “fornire un contributo per superare i punti controversi che caratterizzano l’interpretazione del TUSP”.
Quanto agli enti locali, l’Osservatorio intende “favorire il recepimento della contabilità economico-patrimoniale, che deve essere vista come un’opportunità più che un adempimento”. Da questo punto di vista, i commercialisti, che “hanno nel DNA questo tipo di contabilità, potranno dare il proprio contributo. Analogo ausilio – ha aggiunto Di Russo – possiamo offrire nella modifica del Testo unico sugli enti locali, e in particolare sulla disciplina dei revisori, che richiede qualche aggiustamento per quanto riguarda, per esempio, il profilo formativo, così da supportare gli oltre 40 mila commercialisti iscritti nell’Elenco dei revisori degli enti locali e assicurare un livello sempre maggiore di professionalità al servizio di questa funzione”.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41