Interposizione del trust in cui il guardiano ha troppi poteri controversa
Occorre dimostrare che il disponente ha il potere di gestire il patrimonio del trust tramite il guardiano
Tra le questioni che riguardano il trust, di primaria importanza si rivela la valutazione dell’interposizione del medesimo, aspetto su cui è incentrata la risposta a interpello n. 267, pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate.
Da tempo, l’Amministrazione finanziaria (si veda la circ. Agenzia delle Entrate 27 dicembre 2010 n. 61) ha enucleato il concetto di trust interposto che, di fatto, consiste in un mero “schermo” utilizzato dal disponente per distogliere da sé i propri beni, continuando, di fatto, ad amministrarli, con lo scopo di sottrarli, solitamente, alle pretese creditorie.
In sintesi:
- se il trust è l’istituto con cui un soggetto (disponente) trasferisce beni a un altro soggetto (trustee) affinché egli li amministri, nell’interesse di determinati ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41