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INIZIATIVE DI CATEGORIA

CNDCEC presente al Forum europeo dei consulenti fiscali

/ REDAZIONE

Sabato, 22 aprile 2023

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Integrazione fiscale tra i Paesi Ue, tassazione dell’economia digitale, futuro della professione di commercialista. Erano questi i temi al centro del Forum CFE (Tax advisers Europe) 2023, intitolato “Verso un’unione fiscale europea più coesa? Imposta minima e IVA nell’era digitale”, tenutosi nei giorni scorsi a Bruxelles.

Un evento a cui hanno preso parte anche il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e il Tesoriere del CNDCEC con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto. “La presenza del Consiglio nazionale dei commercialisti – hanno spiegato tramite una nota stampa diffusa ieri – ci ha fornito la possibilità di portare a Bruxelles, tra colleghi europei, il punto di vista della professione italiana su temi strategici per il futuro dell’Unione e ci ha consentito di sottolineare l’importanza del punto di vista della nostra professione e il suo bagaglio di esperienze e competenze da mettere a disposizione del dibattito internazionale in ambito fiscale, anche per individuare, in modo armonico, una sistema di tassazione efficace dell’economia digitale. Un’occasione, inoltre, per ribadire la centralità rispetto ad altre professioni dei commercialisti, non solo italiani, come esperti fiscali”.

Il futuro della professione, uno dei temi strategici al centro dei dibattito, va inquadrato tenendo necessariamente presente anche gli sviluppi della tecnologia legati soprattutto alla robotica, al machine learning e all’intelligenza artificiale, che potrebbero modificare l’attività quotidiana dei commercialisti. “I professionisti italiani – ha sottolineato Piergiorgio Valente, chair di GTAP, la piattaforma che riunisce 700 mila fiscalisti di Europa, Asia e Africa – hanno avuto modo di confrontarsi con colleghi di quasi quaranta Paesi sugli impatti che l’innovazione tecnologica sta già avendo, e che ancor di più avrà in futuro, sulla professione. Le aree analizzate sono state quelle relative al passaggio dalla modulistica ai dati e dalla periodizzazione al real time. Un altro focus è stato dedicato alla funzione del professionista: il giudizio del fiscalista resterà imprescindibile, dal momento che l’intelligenza artificiale non annullerà la necessità del governo del rischio”.

“La tecnologia – ha aggiunto de Nuccio - è un linguaggio unico, non statale ma globale, che mette tutti sullo stesso piano e con il quale dovremo confrontarci. Siamo in una fase che impone una visione evolutiva e prospettica della professione, perché questa trasformazione va gestita, non subita. Nel confronto con colleghi provenienti da tutto il mondo, abbiamo sottolineato come questa fase sia potenzialmente ricca di opportunità in termini di valorizzazione di nuove competenze e nuovi spazi professionali. Il Consiglio nazionale sta già lavorando ad un piano di interventi su queste tematiche”.

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