Effetti limitati per la fattura con il protocollo errato della lettera di intento
Sussistono elementi interpretativi validi per sostenere la natura solo formale della violazione
I soggetti passivi aventi lo status di “esportatore abituale” possono acquistare beni e servizi, nonché importare beni, nei limiti del plafond disponibile senza pagamento dell’IVA (art. 8 comma 1 lett. c) del DPR 633/72). Per avvalersi di questa facoltà, devono redigere la dichiarazione d’intento e trasmetterla telematicamente all’Agenzia delle Entrate, che rilascia apposita ricevuta con l’indicazione del protocollo di ricezione (art. 1 comma 1 lett. c) del DL 746/83).
A loro volta, i fornitori degli esportatori abituali sono tenuti:
- a riscontrare che tale trasmissione sia avvenuta, in modo da non incorrere nella violazione di cui all’art. 7 comma 4-bis del DLgs. 471/97, punita con la sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell’imposta, fermo ...
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