La farina di grillo potrebbe sostituire alcuni alimenti di origine animale
Attualmente, però, il consumo nel nostro Paese è limitato: si tratta di un prodotto di nicchia che, oltretutto, costa molto
Che le popolazioni asiatiche mangino cavallette, coleotteri e formiche non ci stupisce più, ma siamo pronti ad accogliere anche in Italia prodotti a base di insetti, come la farina di grilli? Potrebbe accadere sempre più spesso di vedere alimenti di questo genere tra gli scaffali dei nostri supermercati, visto il recente via libera da parte dell’Unione europea ai prodotti che contengono non solo farina di grillo (Acheta domesticus), ma anche le larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus), vendute surgelate, in pasta o essiccate.
La ricerca di nuove fonti alimentari è importante per diversi motivi, tra cui la crescita della popolazione che prevede di raggiungere circa 10 miliardi di persone entro il 2050 e la necessità conseguente di andare incontro alla sostenibilità ambientale. ...
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