Incentivo giovani da non restituire con rapporto riqualificato se c’è buona fede
Esonero contributivo precluso se il titolare del rapporto riqualificato e il datore che beneficia dell’agevolazione sono la stessa persona
Il datore di lavoro che in buona fede ha fruito dell’esonero contributivo per l’assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato non è tenuto alla restituzione dell’agevolazione in caso di successivo accertamento dell’esistenza di un rapporto riqualificato in un contratto a tempo indeterminato presso un diverso datore di lavoro. L’incentivo deve essere invece restituito in caso di coincidenza tra datore di lavoro che ha fruito dell’incentivo e datore di lavoro titolare del rapporto riqualificato.
Lo ha chiarito l’INPS con il messaggio n. 4178 di ieri, 24 novembre 2023, con cui è intervenuto fornendo un importante chiarimento sul requisito dell’assenza di rapporti di lavoro a tempo indeterminato in caso di riqualificazione di un precedente
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