Serve la buona fede per evitare il sequestro del terzo
Non è estraneo al reato l’amministratore non diligente
Sempre molto delicato è il tema del sequestro dei beni nella disponibilità di un soggetto differente dall’autore del reato. Nel caso affrontato dalla sentenza n. 3468, depositata ieri dalla Cassazione, era stato ordinato il sequestro preventivo di un somma di 48.000 euro nei confronti dell’amministratrice di un’associazione non riconosciuta ASD, che, nei suoi connotati oggettivi, rappresentava il profitto del reato di bancarotta impropria per effetto di operazioni dolose (art. 223 del RD 267/42, oggi confluito nell’art. 329 del DLgs. 14/2019). La bancarotta, però, era contestata ad altri soggetti in relazione a una società fallita. La somma sequestrata riguardava, dunque, l’ammontare (del credito) dei canoni di locazione dell’immobile di una foresteria che
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