Al via una consultazione pubblica sul termine di conservazione dei metadati
Con un comunicato stampa diffuso ieri sul proprio sito, il Garante Privacy ha reso noto l’avvio di una consultazione pubblica circa la congruità del termine di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori (riguardanti giorno, ora, mittente, destinatario, oggetto, dimensione dell’e-mail), richiamando sul punto il provvedimento di delibera n. 127 dello scorso 22 febbraio.
Nel dettaglio, è precisato che i datori di lavoro pubblici e privati, così come gli esperti della disciplina di protezione dei dati e altresì tutti i soggetti interessati, avranno 30 giorni a disposizione, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per inviare al Garante osservazioni, commenti, informazioni, proposte e tutti gli elementi ritenuti utili, tramite posta ordinaria o alle caselle protocollo@gpdp.it oppure protocollo@pec.gpdp.it.
A tal proposito, si ricorda che, al fine di evidenziare aspetti potenzialmente contrastanti con la disciplina di protezione dei dati e le norme a tutela del lavoratore, il Garante per la protezione dei dati personali ha di recente pubblicato il documento di indirizzo “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati” (adottato con il provvedimento n. 642 del 21 dicembre 2023), con cui viene indicato in 7 giorni, estensibili di 48 ore per comprovate esigenze, il periodo di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica.
Il Garante, per rispondere alle numerose richieste di chiarimenti ricevute, ha deciso di differire l’efficacia del predetto documento di indirizzo e di promuovere una consultazione pubblica di 30 giorni sulle forme e modalità di utilizzo che renderebbero necessaria una conservazione dei metadati superiore a quella ipotizzata nel documento di indirizzo in parola.
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