Compenso dell’amministratore professionista con dubbi sulla qualificazione
Per la giurisprudenza il compenso non è reddito di lavoro autonomo senza connessione «in concreto» con l’attività professionale
In merito alla qualificazione reddituale dei compensi corrisposti a professionisti per l’attività di amministratori di società (cfr. art. 50 comma 1 lett. c-bis) del TUIR), alcune pronunce dalla giurisprudenza di merito sembrano mettere in discussione la tradizionale posizione dell’Agenzia delle Entrate secondo la quale, ove sia ravvisabile una connessione oggettiva tra l’attività professionale e quella della società amministrata, il compenso dell’amministratore concorre a formare il reddito di lavoro autonomo.
A tal riguardo si ricorda che l’Agenzia delle Entrate, con la circ. 12 dicembre 2001 n. 105, ha affermato che, al fine di qualificare correttamente il compenso percepito dall’amministratore, occorre verificare se per lo svolgimento dell’incarico ...
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