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NOTIZIE IN BREVE

Due nuovi codici statistico contributivi per una classificazione uniforme delle aziende speciali

/ REDAZIONE

Giovedì, 4 aprile 2024

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Con la circ. n. 53/2024, pubblicata ieri, l’INPS è intervenuto in merito all’assetto degli obblighi contributivi delle aziende speciali (non aventi la forma giuridica di società di capitali) di cui all’art. 114 comma 1 del DLgs. 267/2000 (Testo unico degli enti locali), relativi alle assicurazioni minori di previdenza per il personale dipendente.

Nel merito, l’Istituto evidenzia come l’azienda speciale si configuri quale soggetto giuridico ibrido, caratterizzato dall’evidente compresenza e dalla reciproca interazione di elementi pubblicistici da un lato e pienamente privatistici dall’altro, tenuto conto che sul versante dell’attività svolta l’azienda speciale è destinata alla produzione di beni e attività con criteri di efficacia, efficienza ed economicità gestionale, con obbligo di pareggio del bilancio.

Ciò premesso, la circolare illustra l’assetto delle contribuzioni di finanziamento delle assicurazioni minori dovute per il personale dipendente delle aziende speciali, quali: la malattia (2,22% operai industria, 2,44% terziario) e la maternità (industria 0,46%, terziario 0,24%); l’ex CUAF; il Fondo di garanzia per il TFR (0,20%, 0,40% dirigenti industria); la NASpI (1,31% contribuzione ordinaria, 0,30% contribuzione ex art. 25 della L. 845/78); il FIS (0,50% fino a 5 dipendenti, 0,80% oltre i 5 dipendenti); la CIGS (0,90%).

Infine, l’INPS rende noto che ai fini di una classificazione uniforme delle aziende speciali sono stati istituiti i due nuovi codici statistico contributivi (c.s.c.) “20202”, per le aziende che esercitano attività di servizi, e “20203”, per quelle che svolgono attività di natura industriale.

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