Prova rigorosa sulla consapevolezza della «testa di legno» nella bancarotta fraudolenta
Occorre individuare le specifiche ragioni per cui si può ritenere il concorso con l’amministratore di fatto nella realizzazione dei reati contestati
Con riferimento alla responsabilità per bancarotta fraudolenta di un amministratore “testa di legno”, l’assunzione solo formale della carica costituisce un importante indizio della configurabilità del dolo richiesto dalla fattispecie, ma occorre altresì che vengano individuate, rifuggendo da rigidi automatismi probatori, le specifiche ragioni per cui sia possibile ritenere il concorso con l’amministratore di fatto nella realizzazione dei reati contestati.
Nel caso affrontato dalla sentenza n. 4329, depositata ieri dalla Cassazione, si trattava di delitti di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale (art. 223 del RD 267/42, oggi confluito nell’art. 329 del DLgs. 14/2019).
Una degli imputati adduceva a sua difesa il fatto di aver rivestito il ruolo di amministratore ...
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