Deducibili i costi relativi a operazioni soggettivamente inesistenti
La deduzione è invece esclusa per l’inesistenza oggettiva
La sentenza n. 8716/2025 della Cassazione rappresenta un punto di riferimento fondamentale nell’evoluzione giurisprudenziale in materia di fatture inesistenti e deducibilità dei costi fiscali. Con un richiamo a precedenti ormai consolidati, in particolare alle pronunce n. 8480/2022 e n. 4645/2020, la Suprema Corte ribadisce con rinnovata fermezza il principio di diritto che distingue in modo netto la disciplina applicabile alle operazioni oggettivamente inesistenti da quella riservata a quelle soggettivamente inesistenti.
Al centro del ragionamento dei giudici di legittimità vi è la regola secondo cui i costi derivanti da operazioni oggettivamente inesistenti sono in via di principio esclusi dalla deducibilità fiscale. Questo anche qualora tali costi risultino formalmente conformi ai requisiti ...
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