Cessazione involontaria del rapporto di lavoro con detenzione domiciliare
Il rapporto invece continua tra una chiamata e l’altra in presenza del meccanismo di rotazione dei lavoratori
La Cassazione, con le sentenze nn. 19737/2025 e 19746/2025, è recentemente tornata sul tema del lavoro carcerario, confermando che il lavoro intramurario alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria è del tutto equiparabile al lavoro ordinario anche ai fini previdenziali e assistenziali e che la cessazione del rapporto a seguito di scarcerazione per fine pena deve considerarsi involontaria ai fini della percezione della NASpI.
Con la sentenza n. 19737/2025, i giudici di legittimità hanno tuttavia trattato una fattispecie specifica, vale a dire quella della cessazione del rapporto durante lo stato detentivo per ammissione alla misura della detenzione domiciliare.
Si evidenzia che in passato, con la sentenza n. 396/2024, si era già avuto modo di chiarire che la cessazione del rapporto ...
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