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Definito l’ambito di estensione della normativa eurounitaria per gli autisti di autobus di linea

/ REDAZIONE

Venerdì, 7 giugno 2024

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La Suprema Corte, con la sentenza n. 15815 di ieri, 6 giugno 2024, ha avuto modo di pronunciarsi sul perimetro applicativo della tutela in capo ai conducenti addetti al trasporto di passeggeri in servizio regolare di linea, su tratte superiori ai 50 chilometri, prevista dal Regolamento 561/2006/Ce.

In primo luogo, i giudici di legittimità hanno statuito come il citato Regolamento debba trovare applicazione rispetto ai conducenti addetti al trasporto di passeggeri con veicoli atti a condurre più di nove persone – conducente compreso –, su percorsi superiori ai 50 chilometri. Tale distanza è, tuttavia, da intendere come riguardante il percorso di linea che il veicolo deve percorrere per collegare su strada un punto di partenza a un punto di arrivo, al fine di effettuare il trasporto nell’ambito del servizio regolare e predeterminato dall’impresa cui il mezzo è adibito.
Non si conta, quindi, il percorso di guida giornalmente svolto dal conducente o la distanza percorsa da quel veicolo oltre tale itinerario. Non rilevano, altresì, per il calcolo del periodo utile accumulato dal singolo trasportatore, in caso di guida in un periodo di due settimane consecutive, le eventuali altre attività o le altre mansioni accessorie svolte nel corso di tali due settimane e i periodi trascorsi alla guida di un veicolo per il quale il Regolamento suddetto non trova applicazione.

In secondo luogo, qualora un conducente svolga, in singole giornate, settimane o per periodi di due settimane o maggiori, servizi di trasporto che comportino l’applicazione del Regolamento 561/2006/Ce, nei riguardi del medesimo si applicano gli artt. 6, 7 e 8 e 9 di tale Regolamento, quali regole di eventuale miglior tutela.
Ciò non esclude, tuttavia, l’applicazione ai medesimi lavoratori delle ulteriori regole sulla durata dell’orario di lavoro e sui riposi stabilite dalla Direttiva 2002/15/Ce o dalle normative nazionali, tra cui quelle disposte dal DLgs. 234/2007.

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