Al socio estraneo all’indagine penale non si imputano gli utili neri
Il giudicato penale per insussistenza del fatto fa stato nel processo tributario
La dimostrazione dell’estraneità alla gestione sociale e, soprattutto, al consilium fraudis da cui discende la contestazione in capo alla società, consente di superare la presunzione di distribuzione di utili occulti. In particolare, l’estraneità alla gestione fraudolenta della società è dimostrata dalle evidenze del PVC della Guardia di Finanza e dell’indagine penale condotta dagli stessi militari, da cui emerge esclusivamente il ruolo del socio amministratore e di un suo congiunto nell’ambito della frode fiscale, restando al di fuori da qualsivoglia indagine o contestazione il socio non amministratore, destinatario dell’avviso impugnato.
È questo il principio che si desume dalla sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Cremona n. 115/1/24 del
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