Per l’integrazione salariale per le alte temperature conta anche il tasso di umidità
La valutazione dell’integrabilità della causale richiesta deve fare riferimento anche al tipo di attività e alle condizioni effettive in cui i lavoratori operano
Con il messaggio n. 2736 di ieri, l’INPS ha riepilogato le modalità con cui è possibile richiedere le prestazioni di integrazione salariale per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del caldo eccessivo, nonché i criteri per la corretta gestione dell’istruttoria e valutazione delle istanze.
Le indicazioni fornite con il predetto messaggio concernono sia i datori di lavoro che possono richiedere il trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO), sia quelli che possono richiede l’assegno di integrazione salariale al Fondo di integrazione salariale (FIS) o ai Fondi di solidarietà bilaterali di cui agli art. 26 e 40 del DLgs. 148/2015. Tali indicazioni sono, inoltre, riferibili alle lavorazioni al chiuso (quando, per circostanze imprevedibili e non ...
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