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ANC: «CPB al 30 settembre compromesso accettabile»

/ REDAZIONE

Sabato, 15 marzo 2025

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A fronte della richiesta di spostare la scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale dal 31 luglio al 31 ottobre, in modo da farla coincidere con il termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, il decreto legislativo approvato due giorni fa dal Consiglio dei Ministri dispone la proroga al 30 settembre. In un comunicato stampa diffuso ieri, l’Associazione nazionale commercialisti lo definisce un “compromesso accettabile”, che “almeno in parte va incontro alle esigenze rappresentate dai professionisti”.

“È senza alcun dubbio apprezzabile – commenta il Presidente Marco Cuchel – l’impegno del Viceministro dell’Economia Leo, ma è pur vero che la proroga era attesa anche in ragione del fatto che alla stessa Agenzia delle Entrate è stato concesso un tempo maggiore per il rilascio del software. Sicuramente è importante questa proroga e il fatto che sia arrivata con adeguato anticipo, anche se, purtroppo, non può determinare il superamento di quelle criticità che per professionisti e contribuenti continuano a sussistere”.

Ora l’attenzione si sposta sulle modalità di esecuzione dell’adempimento: “È fondamentale – continua la nota stampa – che non si preveda un nuovo modello di adesione al CPB mediante nuovo tracciato. La soluzione ottimale, da privilegiare nel segno della semplificazione, dovrebbe essere quella di prevedere l’adesione mediante l’invio del dichiarativo al 30 settembre, avendo i contribuenti già adempiuto ai pagamenti, alla compilazione e calcolo degli ISA, dei relativi quadri reddituali e dello stesso CPB. In questo modo ci sarebbe comunque tempo, fino al 31 ottobre, per eventuali integrative, con la possibilità di trasmissione della dichiarazione correttiva nei termini, evitando possibili errori o cause di decadenza”.

In alternativa, secondo l’associazione, si potrebbe considerare l’invio telematico al 30 settembre della sola sezione del CPB contenuta nella dichiarazione (stesso modello e stesso tracciato), ma in questo caso si tratterebbe comunque di “un nuovo adempimento, l’ennesimo, in capo ai professionisti”.

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