La Bce taglia i tassi favorendo il calo dell’Euribor
Tassi su depositi, operazioni di rifinanziamento principali e operazioni di rifinanziamento marginale ridotti rispettivamente al 2,25%, 2,40% e 2,65%
Dopo la storica impennata dei tassi statunitensi della scorsa settimana, il rialzo più ampio dal 2001 sui decennali e il più esteso dal 1982 sul trentennale, in quella che va concludendosi si è assistito a un tentativo di stabilizzazione con il ritorno di qualche acquisto sui treasury, ma con gli operatori che sembrano meno affezionati che in passato ai titoli Usa. È in corso da un mese e mezzo circa un abbandono degli asset in dollari che ha portato a un rapido deprezzamento del dollaro e a performance migliori delle borse mondiali rispetto a quelle Usa. Il dollaro da inizio aprile si è deprezzato di oltre il 5% su euro e di oltre il 10% da inizio marzo (segui tassi e valute su www.aritma.eu).
I consumatori americani sembra che non risentano dei dazi: le vendite al dettaglio sono infatti risultate ...
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