ACCEDI
Sabato, 13 settembre 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

L’incapace di intendere o di volere può impugnare il licenziamento entro 240 giorni

Impugnazione perfezionabile direttamente con deposito del ricorso o con comunicazione alla controparte della richiesta di tentativo di conciliazione

/ Giada GIANOLA

Sabato, 19 luglio 2025

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 111 depositata ieri, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 6 comma 1 della L. 604/66 con riferimento alla specifica ipotesi del lavoratore in stato di incapacità al momento della ricezione della comunicazione del licenziamento.

La Consulta ha, in particolare, dichiarato tale norma incostituzionale nella parte in cui non prevede l’inoperatività dell’impugnazione stragiudiziale, che deve avvenire entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento, qualora al momento della ricezione di tale comunicazione, o in pendenza dell’indicato termine di 60 giorni, il lavoratore versi in una condizione di incapacità di intendere o di volere. In tali ipotesi, per la Corte Costituzionale, il lavoratore ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU