ACCEDI
Mercoledì, 24 settembre 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Il giudicato sulla deduzione dei canoni di leasing si estende alle altre annualità

Applicato il c.d. carattere ultrattivo del giudicato

/ Fabio FRONTONI

Mercoledì, 24 settembre 2025

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con l’ordinanza n. 17192/2025, la Cassazione ha affermato che la decisione del giudice tributario che accerta gli obblighi del contribuente per un determinato anno d’imposta può avere effetti anche nei giudizi riguardanti imposte dello stesso tipo riferite ad anni successivi, purché si tratti di elementi della fattispecie con carattere tendenzialmente permanente e ricorrenti in più periodi d’imposta.

Diversamente, non si attribuisce efficacia vincolante alla sentenza quando l’accertamento si basa su presupposti di fatto differenti, relativi a tributi diversi o ad annualità distinte. Nel caso specifico, la Suprema Corte ha riconosciuto che i canoni di leasing, sia per l’immobile utilizzato nell’attività, sia per l’area destinata a parcheggio, sono elementi fissi e continuativi nell’attività del contribuente. Per questo, ha deciso che la sentenza emessa nel 2012 vale anche per l’anno fiscale 2010, visto che le imposte e la posizione fiscale erano sostanzialmente le stesse. Ciò evita di dover rivedere sempre le stesse questioni e impedisce inutili duplicazioni di giudizi.

Va però osservato che non tutta la giurisprudenza condivide questa impostazione. Alcune pronunce hanno infatti sottolineato che il principio di annualità delle imposte richiede di considerare ogni periodo d’imposta come un’entità autonoma e distinta.
Quando mutano i fatti, la normativa applicabile o la composizione del reddito presenta differenze significative, diventa necessario un nuovo accertamento, anche se la questione si presenta simile a una già esaminata. Questo riflette la natura dinamica dell’attività economica e contabile, che non consente di presupporre una situazione immutata da un anno all’altro.

Un esempio significativo si trova nella sentenza della Cassazione n. 29992 del 13 ottobre 2022, in cui i giudici hanno escluso che la sentenza che accerta la natura non commerciale di un’associazione culturale potesse estendersi automaticamente agli altri anni, senza considerare le specificità di ogni periodo d’imposta.
In modo analogo, nella sentenza n. 9157 del 7 aprile 2025, la Suprema Corte ha escluso l’estensione del giudicato, ritenendo che l’adeguatezza del ricarico fiscale – fondata sulla non omogeneità del campione di aziende fornito dall’Ufficio e sul fatto che quello fosse il primo anno in cui la società contribuente aveva ampliato la sua attività nel settore merceologico – non fosse riscontrabile negli altri anni di imposta, a causa della diversità delle attività svolte.

Nonostante gli orientamenti contrapposti, la Cassazione ha scelto un approccio più pratico, per evitare che si moltiplichino cause identiche quando si parla di questioni basate su elementi che restano fissi nel tempo.
L’ordinanza sottolinea che il giudicato tributario non vale automaticamente: prima di applicarlo bisogna verificare che gli elementi fondamentali siano rimasti uguali e che le imposte siano comparabili.

In particolare, la Corte ha evidenziato come la deducibilità dei canoni di leasing per l’area parcheggio sia un aspetto strutturale che non cambia di anno in anno, per cui non serve riesaminarlo continuamente. Questa distinzione aiuta a capire quali fatti possono cambiare, e quindi vanno rivisti, e quali questioni invece, una volta chiarite, devono restare stabili. L’ordinanza sottolinea inoltre l’importanza di evitare inutili duplicazioni di giudizi, che appesantiscono il sistema e allungano i tempi delle controversie.

Giurisprudenza non univoca sul punto

Mantenere stabile l’efficacia delle decisioni quando possibile significa anche garantire un risparmio di risorse sia per i contribuenti sia per l’Amministrazione finanziaria, contribuendo così a una maggiore efficienza del sistema tributario nel suo complesso.
In sintesi, l’ordinanza n. 17192/2025 rappresenta un passo importante per capire quando e come una sentenza tributaria possa valere anche per gli anni successivi.

Serve tuttavia una valutazione attenta, caso per caso, che consideri quali elementi della fattispecie possono essere considerati stabili e, quindi, essere estesi nel tempo attraverso il giudicato, prestando invece particolare attenzione a quegli aspetti che possono variare da anno ad anno o che riguardano situazioni diverse, dove va rispettato il principio di autonomia di ogni periodo d’imposta.

TORNA SU