ACCEDI
Lunedì, 12 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Bancarotta fraudolenta «preferenziale» se i compensi autoattribuiti sono congrui

È invece esclusa la più grave fattispecie di bancarotta fraudolenta per «distrazione»

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 9 giugno 2010

x
STAMPA

Commette il delitto di bancarotta fraudolenta preferenziale (punito con la reclusione da uno a cinque anni, ex artt. 216 comma 3 e 223 del RD 267/42) e non il più grave delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione (punito con la reclusione da tre a dieci anni, ex artt. 216 comma 1 n. 1 e 223 del RD 267/42) l’amministratore che si attribuisce congrui compensi della società in dissesto per il lavoro prestato, senza autorizzazione degli organi sociali, alterando così la “par condicio creditorum”.

La sentenza 7 giugno 2010 n. 21570 della Corte di Cassazione abbraccia, quindi, la soluzione meno rigorosa tra quelle emerse nella giurisprudenza di legittimità, uniformandosi a quanto sancito, tra le altre, da Cass. 21 novembre 2006 n. 38149 e Cass. 7 luglio 2006 n. 23730. In taluni ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU