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Federalismo demaniale: al via il censimento degli immobili di proprietà statale

/ REDAZIONE

Martedì, 10 agosto 2010

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ROMA - Parte il censimento degli uffici e degli immobili pubblici che non possono essere “toccati”. Dopo l’elenco dei beni dello Stato che possono essere devoluti agli enti locali, nell’ambito del federalismo demaniale, è partita la verifica su quegli immobili che invece non sono disponibili perché in uso alle amministrazioni centrali. L’Agenzia del Demanio ha infatti reso disponibile, sul proprio sito, il sistema U.GOV, “il nuovo strumento - come spiega la stessa Agenzia - da utilizzare da parte delle pubbliche amministrazioni per elaborare e comunicare all’Agenzia stessa gli elenchi dei beni di proprietà statale di cui le amministrazioni richiederanno l’esclusione dal trasferimento a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni, nell’ambito dell’attuazione del federalismo demaniale”.
Le operazioni di verifica dovranno essere concluse entro il 23 settembre 2010.

Sono quasi 17.000 i beni che risultano in uso alle amministrazioni statali. Con il censimento in corso si vuole verificare quanti effettivamente di questi immobili siano ancora utilizzati come uffici e non possano essere dunque inseriti nel ’pacchetto’ da rendere disponibile nell’ambito del federalismo demaniale. Secondo i dati dell’Agenzia del Demanio, dei 16.978 beni occupati dalle amministrazioni per usi governativi, quasi la metà, precisamente 7.384, fanno capo al ministero della Difesa. Cospicuo anche il numero delle sedi del ministero dell’Interno (2.291) e dei Beni culturali (1.801). In coda alla classifica invece figura la Corte costituzionale, che conta su una sola sede. (Ansa)

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