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PMI: nel terzo trimestre 2010 si consolida la ripresa

/ REDAZIONE

Mercoledì, 11 agosto 2010

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Le imprese italiane, dopo il rilancio registrato tra aprile e giugno, guardano al trimestre in corso come a quello del consolidamento dei risultati raggiunti negli ultimi mesi. È quanto emerge dalle indagini congiunturali del Centro studi di Unioncamere, condotte sulle PMI industriali e sulle imprese del commercio e dei servizi, relative all’andamento del secondo trimestre del 2010 e alle previsioni per il trimestre successivo. Secondo la ricerca, la ripresa si rafforza sia grazie alla domanda estera che ai segnali di risalita della domanda interna, “particolarmente incoraggianti se si pensa che si tratta del trimestre estivo, solitamente meno dinamico per motivi di stagionalità delle attività produttive”.
Riguardo alla produzione industriale, secondo la ricerca “il terzo trimestre del 2010 dovrebbe confermare e consolidare l’andamento di quello precedente. Sia in riferimento alla produzione che al fatturato, infatti, il 60% circa degli imprenditori prevede di consolidare l’andamento del recente passato e un 20% prevede un miglioramento delle performance”. Bene anche il commercio al dettaglio, “dove le attese degli imprenditori intervistati mostrano un saldo di 6 punti percentuali in favore dell’aumento delle vendite tra luglio e settembre”. Nei servizi, “le aspettative sull’andamento del volume d’affari del trimestre estivo si attestano a +7 punti percentuali”.

Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, l’indagine dimostra che “l’azienda Italia ha smesso di scendere i tornanti della crisi, ha finalmente imboccato un tratto di strada più rassicurante e si avvia a una seconda metà del 2010 più positiva di quanto previsto a inizio anno. Guai però a distrarsi o a slacciare le cinture di sicurezza”. In particolare, sul versante industriale “la ripresa premia chi ha saputo resistere riorganizzandosi”, ma “resta preoccupante il ritardo delle imprese più piccole”. Sul fronte del commercio, prosegue Dardanello, “il clima migliore dà certamente più fiducia agli operatori, anche se la bilancia appare molto squilibrata tra la grande distribuzione e i piccoli negozianti”. Quanto al dato diffusamente positivo dei servizi, aggiunge il presidente di Unioncamere, si “conferma il cambiamento del clima generale”. (Redazione)

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