Il professionista «protetto» è escluso da IRAP solo se privo di organizzazione
Secondo la Cassazione, l’iscrizione ad un Albo professionale non basta per negare l’assoggettamento ad imposta
Con l’ordinanza n. 19124, depositata ieri, 6 settembre 2010, la Suprema Corte conferma la sentenza della Commissione Tributaria Regionale che aveva riconosciuto il diritto del contribuente (nel caso di specie, avvocato) al rimborso dell’IRAP per la carenza del presupposto oggettivo d’imposta (vale a dire, per l’insussistenza di un’autonoma organizzazione).
Infatti, nello svolgimento dell’attività, il professionista spende “solo la propria opera”, non sostenendo spese per il personale e possedendo beni strumentali di modico valore (fax, computer e autovettura).
La pronuncia ribadisce l’orientamento ormai consolidato della giurisprudenza di legittimità, secondo il quale l’esercizio di un’attività professionale ...
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