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Inflazione: l’Istat conferma, a novembre stabile all’1,7%

/ REDAZIONE

Giovedì, 16 dicembre 2010

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A novembre, l’inflazione in Italia è rimasta stabile, registrando un aumento dell’1,7%, lo stesso segnato a ottobre. Lo comunica l’ISTAT, confermando le stime provvisorie. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo è risultato invariato.

“Dopo essere salito ad ottobre all’1,7%, a novembre il tasso di inflazione, misurato sulla base dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, si è stabilizzato”, spiega l’Istituto nazionale si statisticat. L’inflazione acquisita per il 2010, ovvero quella che si avrebbe ipotizzando che l’indice stesso rimanga al medesimo livello, è pari al +1,5%. Al netto della componente energetica e degli alimentari freschi (tasso di fondo), il tasso tendenziale di crescita dei prezzi è risultato pari all’1,5%, lo stesso valore registrato ad ottobre. Quanto all’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo come saldi e promozioni, ha registrato una variazione nulla sul piano congiunturale mentre è aumentato del 1,9% in termini tendenziali (dati rivisti al rialzo rispetto alle stime provvisorie). Guardando ai diversi capitoli di spesa, nel mese di novembre gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per comunicazioni (+0,7%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%) e ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%); variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli servizi ricettivi e di ristorazione (-1%) e trasporti (-0,1%). Gli aumenti tendenziali più elevati si sono registrati per bevande alcoliche e tabacchi (+3,9%) e trasporti (+3,3%). Un calo si è, invece, verificato per le comunicazioni (-1,6%). Riguardo alle venti città capoluogo di regione, i rialzi annui più elevati si sono verificati nelle città di Aosta (+3,6%), Napoli (+2,3%) e Bari (+2,2%); le variazioni più moderate hanno interessato Potenza (+1,2%), Palermo (+1,3%) e Torino, Campobasso e Cagliari (per tutte e tre +1,4%). (Redazione)

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