Fiduciarie sotto la lente di GdF e Agenzia delle Entrate
Sono in corso, da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, 12 interventi (6 affidati all’Agenzia e 6 alle Fiamme gialle) presso società fiduciarie dislocate in cinque Regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Lazio).
Lo hanno reso noto con un comunicato stampa congiunto GdF e Amministrazione finanziaria.
Oggetto dei controlli è il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione all’Archivio dei rapporti finanziari dei dati relativi alla clientela e delle operazioni svolte al di fuori di rapporti continuativi.
L’attività di oggi, che - si legge nel comunicato - rientra in più ampio disegno di lotta all’evasione e agli illeciti fiscali internazionali, fa seguito ai controlli avviati, da GdF e Agenzia delle Entrate, a partire dall’ottobre del 2009, nei confronti di filiali di banche svizzere o con sedi territorialmente vicine a San Marino e di filiali di banche austriache e slovene presenti sul territorio (nel complesso, sono 40 gli interventi già eseguiti, relativi a 259 filiali). La “stretta” nei confronti delle società fiduciarie intende evitare che le stesse possano essere utilizzate per scopi di evasione fiscale internazionale.
La banca dati dei rapporti finanziari contiene tutte le comunicazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dalla data dell’1 gennaio 2005, alle cosiddette operazioni extra-conto, ossia poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo, ad eccezione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per
un importo unitario inferiore a 1.500 euro, nonché ai rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).
I dati devono essere comunicati all’Archivio mensilmente in via telematica. Nel database sono registrati, ad oggi, oltre 950 milioni di rapporti e più di 90 milioni di soggetti che hanno effettuato operazioni extra-conto.
I soggetti tenuti a inviare i dati sono circa 13 mila e includono le banche, la società Poste italiane Spa, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. L’obbligo di comunicazione ricade anche sulle filiali estere di operatori italiani e, ovviamente, su quelle italiane di operatori esteri. (Redazione)
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41