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Istat: nel 2010, PIL in aumento dell’1,1%

/ REDAZIONE

Martedì, 15 febbraio 2011

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L’Italia ha chiuso il 2010 con un PIL in aumento dell’1,1%. Lo rende noto l’Istat, precisando che il dato è corretto per gli effetti di calendario e che lo scorso anno ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al 2009. Il 2009 si era chiuso con una contrazione dell’economia del 5,1% (dato corretto).
La crescita 2010 rilevata dall’Istat non si discosta molto dalle previsioni dei principali istituti e centri studi che indicavano quasi all’unanimità un aumento dell’1%, anche se è leggermente inferiore alle ultime stime ufficiali del Governo. Nella Decisione di Finanza Pubblica, l’esecutivo prevedeva infatti una crescita dell’1,2%. Per l’OCSE e il FMI, il PIL italiano sarebbe cresciuto lo scorso anno dell’1%. Anche Bankitalia, che aveva definito “leggermente ottimistico” il +1,2% indicato dal Governo, aveva optato per una stima dell’1%. Secondo quanto affermato ad ottobre scorso dal governatore, Mario Draghi, infatti, “le prospettive per la crescita del pil” 2010 e 2011 “non si discostano di molto dall’1%“. Il Centro Studi di Confindustria, infine, a dicembre ha portato all’1% (dal precedente +1,2%) le proprie previsioni, definendo “deludente” la performance italiana.

Nel quarto semestre del 2010, comunque, la crescita dell’economia è rallentata. Secondo i dati dell’ISTAT, infatti, il PIL è aumentato dello 0,1% rispetto ai tre mesi precendeti, contro il +0,3% del terzo trimestre. Nel confronto con il quarto trimestre 2009, il prodotto interno lordo è cresciuto invece dell’1,3%.
Il +0,1% congiunturale e il +1,3% sono dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati, precisa l’Isituto di statistica, ricordando che tra ottobre e dicembre del 2010 ci sono state due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giorni lavorati rispetto al quarto trimestre 2009. Nel quarto trimestre il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Usa ed è diminuito dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, la crescita è stata del 2,8% negli Stati Uniti e dell’1,7% nel Regno Unito. In base ai dati pubblicati oggi, la Germania è cresciuta dello 0,4% nel trimestre e la Francia dello 0,3%. (Redazione)

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