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IMPRESA

Bancarotta aggravata solo per condotte illecite «autonome»

L’aggravante data dalla commissione di «più fatti» di bancarotta, di cui all’art. 219 del RD 267/42, non si applica per fatti omogenei e contestuali

/ Maurizio MEOLI

Giovedì, 3 marzo 2011

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La circostanza aggravante di cui all’art. 219 comma 2 n. 1 del RD 267/42 non è applicabile qualora non risulti possibile ravvisare la reciproca autonomia tra la pluralità dei fatti contestati; circostanza di difficile verificazione soprattutto se le condotte violatrici della legge fallimentare, sostanzialmente contestuali, sono calate nell’ambito di un programma criminoso.

A stabilirlo è la Corte di Cassazione nella sentenza 2 marzo 2011 n. 8403, in un caso in cui, in seguito al fallimento di una srl soggetta a sistematica e rapidissima spoliazione delle relative merci e risorse finanziarie, una serie di soggetti venivano condannati per bancarotta fraudolenta per distrazione. La vicenda processuale seguiva percorsi diversi per i vari coimputati. In ogni caso, due di essi, condannati ...

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