ACCEDI
Mercoledì, 4 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Il Fisco non può «riaprire» i termini se ci sono reati

I giudici vicentini censurano l’aggiramento dei termini di decadenza ad opera degli Uffici

/ Alfio CISSELLO

Giovedì, 10 marzo 2011

x
STAMPA

Dopo l’assurda estensione all’IRAP del raddoppio dei termini per l’accertamento in caso di constatazione di reati fiscali (si veda “Violazioni penali: raddoppio dei termini anche per l’IRAP” del 2 marzo 2011), emerge un’ulteriore sentenza sull’ambito applicativo del DL 223/2006, relativa a una fattispecie un po’ particolare.

Come affermazione di carattere generale, è bene rammentare che il problema non riguarda nello specifico la possibilità, per gli Uffici, di considerare operante il raddoppio ove l’elemento penalmente rilevante sia rinvenuto in un momento in cui gli ordinari termini di decadenza sono già spirati (come noto, la questione pende alla Consulta; cfr.Alla Consulta il raddoppio dei termini di accertamento per ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU