Stabile organizzazione desumibile dal modello OCSE
Per la Cassazione, rileva anche l’utilizzo, da parte del soggetto non residente, di una società per la cura dei propri affari
La verifica della sussistenza del requisito della stabile organizzazione, ai fini dell’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, deve essere operata sulla base del modello di convenzione contro la doppia imposizione.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9166, depositata ieri, 21 aprile 2011, rigettando il ricorso di un contribuente, avverso il diniego al rimborso di un credito IVA maturato nell’anno 1995, sulla base dell’art. 38-ter del DPR n. 633/1972 dell’epoca. La disposizione in parola riconosceva ai soggetti non residenti il diritto alla restituzione delle eccedenze detraibili, purché domiciliati negli Stati membri della CEE, privi di una stabile organizzazione e del rappresentante fiscale in Italia.
I supremi giudici hanno negato ...
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