L’indeducibilità degli interessi passivi non contrasta con il diritto comunitario
Per l’Avvocato della Corte UE, i limiti alla deducibilità sono compatibili con il regime di esenzione da ritenuta previsto dalla Direttiva 2003/49/CE
Direttiva 2003/49/CE per la prima volta sotto l’esame della Corte di Giustizia dell’Unione europea.
A sollevare la questione, nella causa C-397/09, è stata una società tedesca, interamente controllata dalla capogruppo olandese, che ha lamentato la presunta incompatibilità della propria normativa nazionale, che consente la deducibilità del solo 50% degli interessi passivi corrisposti, con la Direttiva stessa, la quale ha tra i suoi obiettivi quello di eliminare la doppia imposizione sugli interessi e sulle royalties infragruppo.
In data di ieri, 12 maggio 2011, l’Avvocato Generale Eleanor Sharpston ha depositato le proprie conclusioni sulla controversia, avallando la posizione dello Stato tedesco e confermando, quindi, la piena legittimità delle legislazioni fiscali degli Stati ...
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