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Con la manovra-bis, «unioni di Comuni» e revisori degli enti locali a sorteggio

Alle unioni devono partecipare i Comuni con meno di 1.000 abitanti, mentre i revisori degli enti locali saranno scelti a estrazione da un elenco

/ Antonio PICCOLO

Mercoledì, 14 settembre 2011

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Obbligo di razionalizzare le funzioni comunali, dando luogo a unioni municipali, patto di stabilità anche per i piccoli Comuni e scelta dei revisori degli enti locali a sorteggio. Sono queste, in estrema sintesi, le principali novità stabilite dalla versione definitiva dell’art. 16 della manovra di Ferragosto (DL 138/2011). In particolare, il Legislatore della manovra-bis ha previsto un sacrificio aggiuntivo anche da parte dei micro-Comuni, cioè quelli con popolazione fino a 1.000 abitanti. Tali Comuni, ad esclusione del Comune di Campione d’Italia e di quelli il cui territorio coincide integralmente con quello di una o di più isole, dovranno esercitare obbligatoriamente in forma associata, ossia mediante una loro unione ai sensi dell’art. 32 del DLgs. 267/2000 (TUEL), tutte

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