Miani e Pezzetta: le nostre proposte per il prossimo mandato del CNDCEC
Caro Direttore,
alleghiamo alla presente un documento contenente alcune proposte che, a nostro parere, dovrebbero costituire parte degli obiettivi programmatici del prossimo mandato del CNDCEC, auspicabilmente perseguibili anche nell’immediato futuro dal Consiglio in carica. Il documento non vuole essere una critica al Consiglio attualmente in carica, del quale abbiamo invece apprezzato il grande lavoro svolto dal 2008 ad oggi, ma costituisce semplicemente un fattivo contributo che nasce dalla nostra esperienza istituzionale all’interno degli Ordini locali e dal rapporto diretto con i colleghi delle nostre Province.
***
Con il presente documento desideriamo fornire un fattivo contributo alla definizione programmatica degli obiettivi del prossimo mandato del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e, in tal senso, abbiamo individuato i seguenti obiettivi programmatici, di merito e di metodo, a cui attribuiamo rilievo prioritario, chiedendo a chiunque ne condivida i contenuti, anche in ragione del ruolo rivestito di rappresentanza di interessi diffusi della professione, di aderirvi esplicitamente:
- abolizione delle Commissioni di Studio del Consiglio Nazionale, da sostituirsi, ove necessario, con gruppi di lavoro con predeterminati obiettivi e scadenza, composti da esperti delle materie oggetto di studio e aventi la finalità di supportare l’attività di approfondimento e ricerca del Consiglio, secondo le prerogative di cui al punto sulla separazione dell’attività di ricerca;
- valorizzazione del ruolo del comitato esecutivo (comitato di presidenza), quale luogo di discussione delle posizioni che la Professione deve assumere nei confronti dell’esterno;
- aumento della frequenza delle riunioni delle Assemblee dei Presidenti e implementazione del relativo ruolo affinché: abbiano luogo almeno trimestralmente; contengano al proprio interno un question time nel corso del quale il Consiglio sia chiamato rispondere puntualmente alle istanze e alle problematiche sollevate dai Presidenti di Ordine; abbiano ruolo attivo nel processo di approvazione dei conti del Consiglio, con particolare riferimento al bilancio preventivo; possiedano un regolamento che attribuisca a una rappresentanza dei Presidenti la gestione dei lavori assembleari (presidenza della riunione, verbalizzazione della stessa, organizzazione dei lavori);
- separazione dell’attività di ricerca e supporto alla attività del Consiglio Nazionale e dei Consiglieri Nazionali, da svolgere per il tramite di professionalità inserite organicamente in seno al Consiglio stesso, dall’attività di ricerca, formazione e servizi nei confronti degli iscritti, dei praticanti e degli Ordini, da svolgere per il tramite dell’IRDCEC, che deve, conseguentemente, mantenere la piena autonomia di gestione, pur nell’ambito delle linee di indirizzo programmatiche formulate anche con il contributo della Assemblea dei Benemeriti;
- attribuzione di espressa delega a uno o più Consiglieri Nazionali per i rapporti con gli Ordini, anche al fine di valorizzare e tenere in debita considerazione eventuali elementi che caratterizzino lo svolgimento della professione su base locale;
- riduzione e razionalizzazione del budget di spesa destinato alle diverse attività di comunicazione esterna e contemporanea valorizzazione e supporto finanziario alle iniziative di comunicazione espressione degli Ordini e/o dei loro coordinamenti;
- modifica della regolamentazione dei procedimenti disciplinari, affinché le sanzioni comminate divengano efficaci ed applicabili solo una volta passate in giudicato;
- promozione di una disciplina normativa specifica per le società fra professionisti;
- modifica del DLgs. 139/2005, al fine di introdurre il riconoscimento giuridico delle specializzazioni professionali, con conseguente adattamento del percorso di accesso, di implementare un rapido accesso alla professione “di base” in esito alla laurea magistrale e di promuovere la qualificazione/specializzazione professionale successiva;
- modifica della regolamentazione della formazione professionale continua, affinché vengano riconosciuti crediti differenziati secondo il livello di qualità degli eventi e con l’obiettivo di stimolare i colleghi a conseguire specializzazioni professionali.
- migliore comprensione del ruolo della previdenza e dei riflessi sulla medesima delle linee strategiche di indirizzo perseguite dal Consiglio Nazionale sul piano professionale; la previdenza non può essere stanza di compensazione tra equilibri politici di categoria, ma è un valore primario che il Consiglio Nazionale – con visione traguardata ad elementi tecnici e comunque rispettosa dell’autonomia e delle specificità degli enti di riferimento – deve coltivare, supportare e comprendere come uno degli elementi di maggiore attrazione e motivazione categoriale.
Massimo Miani e Marco Pezzetta
Presidenti ODCEC di Venezia e di Udine
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41