Il contribuente paga imposte e interessi anche se il professionista commette reato
In tale ipotesi, il contribuente è esonerato soltanto dall’applicazione delle sanzioni
È tenuto al versamento delle imposte e degli interessi accertati dal Fisco il contribuente che sia stato vittima della condotta truffaldina del proprio consulente fiscale, che ha falsificato le sue dichiarazioni e le ha trasmesse all’Amministrazione finanziaria. Il contribuente, quindi, è in tal caso esonerato soltanto dall’applicazione delle sanzioni. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 8630 depositata ieri, 30 maggio.
Un contribuente aveva ricevuto una cartella di pagamento a seguito di controllo formale ex art. 36-ter del DPR 600/1973, attraverso il quale l’Ufficio aveva rideterminato gli oneri deducibili e le spese detraibili, e aveva accertato la maggiore IRPEF dovuta.
Il contribuente impugnava la cartella di pagamento, chiedendone l’integrale annullamento ...
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