ACCEDI
Venerdì, 9 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Reati tributari dell’amministratore senza sequestro dei beni sociali

La Cassazione rivede il proprio orientamento alla luce della mancata inclusione di tali reati tra i reati presupposto della responsabilità «231»

/ Maurizio MEOLI

Lunedì, 9 luglio 2012

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte di Cassazione, nella sentenza 4 luglio 2012 n. 25774, ha precisato che, in caso di reati tributari posti in essere dal rappresentante legale di una società, nell’interesse o a vantaggio della stessa, il sequestro (e la confisca) per equivalente del profitto conseguito non può essere disposto sui beni dell’ente (nel caso di specie si trattava di un bene immobile), dal momento che tali fattispecie non rientrano tra i “reati presupposto” di cui al DLgs. 231/2001; ciò salvo che la società non costituisca una struttura fittizia.

Dalla natura sanzionatoria della misura ablativa in questione – osserva la Suprema Corte – consegue, da un lato, la sua inapplicabilità retroattiva rispetto alle fattispecie alle quali di volta in volta il Legislatore ne ha esteso ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU