Sequestro dell’IVA per la dichiarazione fraudolenta con contabilità in nero
L’effettuazione di operazioni in nero non esclude che per esse l’IVA sia dovuta
A fronte della contestazione della fattispecie di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici – dal momento che, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili e avvalendosi di una contabilità in nero, si indicavano elementi attivi per un ammontare inferiore a quello reale – è legittimo il sequestro per equivalente, in funzione della successiva confisca, dell’IVA non versata, corrispondendo essa al profitto conseguito.
Sono queste le indicazioni desumibili dalla sentenza 19 settembre 2012 n. 35824 della Corte di Cassazione.
Il presidente del cda di una spa era destinatario di un provvedimento di sequestro per equivalente, in funzione della successiva confisca, del profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, di cui all’art. ...
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