Natura formale per le violazioni in materia di reverse charge
La Corte di Cassazione fornisce un’ipotesi alternativa sull’applicazione delle sanzioni, fondata sui princìpi dello Statuto del contribuente
Le disposizioni in tema di sanzioni IVA per violazioni riguardanti il reverse charge presentano alcune complessità applicative dovute alla disorganicità del sistema approntato dal Legislatore, in specie nelle ipotesi in cui il cessionario/committente possa esercitare in misura piena il diritto alla detrazione.
In particolare, l’art. 6, comma 9-bis, del DLgs. n. 471/1997 prevede una sanzione dal 100 al 200% dell’imposta in caso di mancato assolvimento, ridotta al 3% qualora l’imposta, ancorché irregolarmente, sia stata comunque versata dal cedente ovvero dal cessionario. Tale ultima disposizione sembrerebbe applicabile ai casi di reverse charge “interno”, ove il cedente, ad esempio, abbia emesso ordinaria fattura anziché fattura senza addebito di IVA da assoggettare ...
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