ACCEDI
Mercoledì, 2 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

«Redditometro» a rischio disapplicazione sulle spese medie Istat

Il DLgs. 322/89 sancisce chiaramente che il programma statistico nazionale vale «solo» ai fini statistici

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 26 febbraio 2013

x
STAMPA

download PDF download PDF

Le critiche mosse alla nuova metodologia di determinazione sintetica del reddito, attuata con il decreto del 24 dicembre 2012, concernono più che altro le spese medie ISTAT, le quali, secondo i vertici dell’Agenzia delle Entrate, verranno utilizzate con ponderazione.

Al di là di tali affermazioni, il decreto parla però chiaro: a volte le spese medie ISTAT possono (si badi bene, non “debbono”) essere imputate in automatico, come quelle per gli alimenti, a prescindere da ciò che emerge dalle banche dati del Fisco, altre volte invece vengono imputate solo se di importo maggiore rispetto a quelle presenti nelle menzionate banche dati.

Esiste, però, un problema per quanto ci consta mai sollevato dagli interpreti che, potenzialmente, potrebbe indurre le Commissioni tributarie a disapplicare ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU