Basta la notula non pagata a legittimare l’accertamento
Per la Provinciale di Brindisi, in tal caso il contribuente avrebbe dovuto dimostrare di non aver incassato il compenso
Con la sentenza n. 33/3/13 del 20 febbraio, la Commissione tributaria provinciale di Brindisi esamina un caso paradigmatico. Un professionista si era visto accertare circa 70 mila euro di compensi in aumento, rispetto alla dichiarazione. Una parte di essi era fondata sull’emissione di una notula, la restante parte sull’affermata mancata giustificazione di movimenti bancari.
Quanto al primo profilo, la sentenza è interessante perché il contribuente obiettava, semplicemente, di aver emesso la notula ma di non aver riscosso il corrispettivo.
In effetti, il reddito professionale è imponibile per cassa e, quindi, il fatto decisivo è proprio il pagamento.
La Commissione afferma che, a fronte dell’emissione della notula, sarebbe stato il contribuente a dover dimostrare di non aver incassato
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