Non iscrivibili a bilancio crediti presunti dall’amministratore-debitore
La valutazione in base al presumibile valore di realizzazione implica la preclusione per crediti certi, liquidi ed esigibili se sono di dubbia esazione
Il Tribunale di Torino, con ordinanza del 9 luglio 2013, ha affermato che è illegittima l’iscrizione a bilancio di un credito “ipotizzato” dall’amministratore quale conseguenza dell’attività intrapresa avverso i responsabili (tra cui se stesso) di illeciti tributari che avevano condotto ad un processo verbale di constatazione per importi in grado di determinare la perdita del capitale sociale.
La vicenda riguarda l’iscrizione, nel bilancio di esercizio 31 dicembre 2012, di un credito di 3.500.000 euro verso terzi, avente natura di presunto risarcimento in relazione al debito di 4.150.000 euro sorto in capo alla società a seguito di adesione a processo verbale di constatazione, e di alcune lettere inviate (anche a se stesso) con le quali richiedeva il pagamento ...