Risolto il nodo del regime IVA speciale per i pacchetti turistici
La Corte UE ha confermato la legittimità della normativa italiana, che applica il regime speciale anche quando l’acquirente non è il «viaggiatore»
Respingendo le censure della Commissione europea, la Corte di Giustizia, con una serie di pronunce pubblicate ieri, ha affermato che il regime speciale delle agenzie di viaggio si applica anche ai pacchetti turistici venduti a persone diverse dai viaggiatori, confermando così la legittimità della normativa italiana (si veda, in particolare, la causa C-236/11).
La questione si è posta siccome nel corso degli anni è accaduto sempre più spesso che i viaggi “tutto compreso” fossero venduti ad altre agenzie di viaggio o ad altri soggetti IVA che li utilizzano come incentivo per il proprio personale o nell’ambito dell’attività esercitata, per esempio per convegni.
Nelle sei lingue in cui la VI Direttiva CEE è stata originariamente redatta (danese, olandese, inglese, francese, ...
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