Incorporata estera, perdite scomputabili solo dalla stabile organizzazione
In assenza di una stabile organizzazione in Italia del soggetto non residente, le perdite realizzate da quest’ultimo non sono riportabili
Il regime di neutralità fiscale proprio delle operazioni di fusione si applica anche nel caso di fusioni cui partecipano soggetti esteri, purché sussistano i requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla lett. a) del comma 1 dell’art. 178 del TUIR. In particolare, perché si possa beneficiare della neutralità, i soggetti partecipanti all’aggregazione devono rientrare:
- tra le società di capitali o gli altri enti commerciali residenti in Italia;
- ed i soggetti esteri, residenti in altro Stato membro della Comunità economica europea, indicati nella direttiva 19 ottobre 2009 n. 2009/133/CE.
Premesso ciò, per quanto attiene alla fattispecie del riporto delle perdite fiscali, vige il disposto dell’art. 181 del TUIR, secondo cui le perdite fiscali ante fusione possono essere riportate ...
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